Elie WIESEL: Stati Uniti Torna al programma
E' nato a Sighet, nella Transilvania oggi rumena, nel 1928.
Sighet era un centro di insegnamento chassidico, e in questo ambiente pervaso di misticismo giudaico il giovane Elie si era formato.
Nel 1944 l'intero villaggio viene deportato dai nazisti ed Elie Wiesel passa prima ad Auschwitz (dove muoiono sua madre e la sorella), poi a Buchenwald, dove muore il padre.
Nel 1945 viene liberato dalle truppe americane e nel 1948 va a studiare a Parigi alla Sorbona. Lavora dapprima per il giornale francese l'Arche, e per lo Yediot Ahronot di Tel Aviv, poi va come corrispondente a New York e nel 1963 riceverà la cittadinanza americana.
Ma a Parigi ha avuto contatti con François Mauriac che lo ha esortato a rendere testimonianza delle sue esperienze. Così nel 1956 scrive And the world remained silent (dapprima in Yiddish) che diventerà poi The Night nel 1958. Nel 1960 scrive L'aube (Dawn), e nel 1961 Le jour (The Accident).
L'opera di Wiesel spazia della narrativa alla filosofia, alla meditazione religiosa (in particolare su temi biblici, talmudici e chassidici). Attraverso le sue varie opere (tradotte in una trentina di lingue), egli si è qualificato come uno dei principali interpreti della più grande tragedia del nostro secolo.
In tal senso partecipa a molte organizzazioni internazionali come la Commission for the Holocaust e nel 1986 riceve il Premio Nobel per la Pace.
Con il denaro del premio stabilisce la Elie Wiesel Foundation for the Humanity e si dedica sia a mantenere viva la memoria dell'Olocausto che a varie iniziative di difesa delle minoranze oppresse ed emarginate, compiendo vari viaggi e missioni ufficiali in vari punti del mondo (recentemente è stato inviato dal presidente Clinton in Kossovo).
Dal 1992 è Presidente della Académie Universelle des Cultures
Dopo una lunga carriera accademica, Wiesel è ora Mellon Professor all'Università di Boston.