Mariolina Moioli
è cambiato non solo il nome del nostro ministero, che oggi è Istruzione Università e Ricerca, è cambiata anche l’organizzazione. Non avevamo prima un unico ufficio dedicato all’integrazione dei disabili perché le diverse competenze erano suddivise tra diverse direzioni. Oggi abbiamo un unico ufficio che coordina tutte le iniziative rivolte all'integrazione dei disabili che sta dentro la direzione per lo studente. E’ evidente che le competenze però sono ancora per la formazione del personale, alla direzione del personale e soprattutto per le nuove tecnologie alla direzione che si occupa di questo, in particolare che è diretta dal dottor Musumeci. Voglio qui ricordare grazie agli interventi e alla collaborazione con il ministero retto dal ministro Stanca, un investimento notevolissimo per quanto attiene le tecnologie per la scuola in ospedale e per la scuola a domicilio. Proprio recentemente in terra emiliana si è tenuto un corso di formazione per i docenti referenti che si occupano in particolare di questo, a dire che partendo da un intervento rivolto a chi è in difficoltà, s'allarga un utilizzo mirato delle tecnologie poi per tutta la scuola. La nostra competenza tiene la gestione delle risorse, il coordinamento dei progetti e il monitoraggio degli stessi. Inoltre siamo presenti in questa commissione interministeriale che ha sede presso il ministero del ministro Stanca perché sono nate delle iniziative interministeriali molto importanti che sviluppano ulteriormente l'utilizzo delle tecnologie, che sono una nuova frontiera. La scuola, in qualche modo, ha subito l'ingresso della tecnologia, anche se si è fatto moltissimo per la formazione del personale, per dotare le scuole di questi strumenti. Abbiamo ancora un lungo cammino da fare perché noi possediamo la tecnologia e siamo in grado davvero di offrire tutte quelle opportunità che sono di sussidio, ma in prospettiva, io credo sempre più anche di un utilizzo che può essere come un intervento vicario rispetto alle disabilità. Voglio in particolare ricordare che presso il nostro ministero è attivo l'osservatorio dove sono presenti tutte le associazioni che riguardano le diverse questioni della disabilità, i genitori ed altri, con una presenza significativa anche di esperti. Abbiamo appena concluso dei gruppi di lavoro e il filo conduttore è proprio questo: il disabile si integra non in quanto sostenuto dalla figura dell'insegnante di sostegno, ma in quanto la presa in carico del disabile e di tutto, come dire, il collegio dei docenti, è di tutti gli insegnanti di quella classe. Tant'è che abbiamo organizzato un seminario che non è tanto rivolto agli insegnanti di sostegno per i quali si fa una formazione specifica, come ben sapete, e la stiamo rivedendo perché se questo nostro paese ha questo servizio molto importante, la questione se non è quella della quantità è certamente quello della qualità del servizio che noi diamo, quindi una formazione per gli insegnanti di sostegno ma anche per gli insegnanti curriculari, perché l'integrazione è problema di tutti. Io condivido molto quello che è stato detto prima dal vice sindaco del comune di Bologna: il tema dell'integrazione riguarda tutti, è il tema della cultura dell'integrazione riguarda soprattutto chi in quel momento della sua vita si sente dentro questa normalità da definire bene. Ora, poiché abbiamo gli ultimi dati del numero dei nostri alunni, vorrei darveli: abbiamo l'aggiornamento all'inizio dell'anno scolastico: per la scuola dell'infanzia abbiamo inseriti nella scuola 10. 048 alunni; per la scuola primaria 55. 223; per la scuola secondaria di primo grado 48. 839; di seconda grado 31.555 alunni. Noi ogni anno presentiamo al parlamento questa relazione sull'integrazione dei disabili. Nell'attuazione della riforma stiamo predisponendo il decreto delegato dell'articolo 5 della formazione iniziale e stiamo discutendo, d'intesa con le associazioni, quali devono essere le competenze degli insegnanti e evidentemente il tema della capacità dell'utilizzo delle tecnologie è importante, costituisce una parte importante delle competenze che gli insegnanti, peraltro, tutti gli insegnanti devono avere, ma in particolare gli insegnanti che si occupano di questo. Per quanto attiene, invece, la formazione in servizio noi abbiamo finalizzato tutte le risorse che la 440 prevede per l'integrazione dei disabili agli uffici scolastici regionali e queste risorse in parte sono dedicate anche a migliorare la professionalità dei docenti al fine di attuare una integrazione dell'alunno disabile sempre più significativa. E’ evidente che dal punto di vista delle tecnologie un rapporto non solo istituzionale, ma anche di collaborazione con enti e associazioni che hanno maturato delle competenze molto avanzate, è importante. Non ultimo voglio ricordare, concludendo il mio intervento e portando il saluto del ministro Moratti, il nostro rapporto molto significativo con l'Europa e il confronto con la politica dell'integrazione dei disabili italiana, non solo a livello europeo ma a livello mondiale. Tant'è che la nostra esperienza viene guardata con grande attenzione anche in questa agenzia che va oltre l'Europa per le tematiche che ci stanno tanto a cuore e che insieme vogliamo sempre affrontare meglio. Grazie.