Nota per l’apertura del Convegno

“CSR e Disabilità nel Bilancio Sociale delle Imprese”

Bologna, 26 novembre, ore 10 – 13

 

Per il Presidente Carlo Orlandini

 

Il rapporto fra Imprese e società: nel passato era il “padrone”, proprietario più o meno illuminato, che impersonava e qualificava tale rapporto, attraverso “benevoli elargizioni” ed “iniziative di carità”, e proclamava principi etici ai quali riferiva il proprio comportamento nella gestione.

 

Da qui poi, con il superamento della identificazione Impresa-proprietario, le adozioni da parte di Imprese illuminate (o consapevoli) di “Codici Etici” che, affermando l’adesione a principi  di sensibilità e correttezza, qualificano il loro operare nel contesto sociale ed assicurano i terzi (ed il mercato) di specifici comportamenti.

 

Ci si avvia così a riconoscere un rapporto fra l’impresa, i suoi comportamenti ed il mondo esterno, che si avvierà ben presto a comprendere la “Società” nel suo complesso, in tutte le sue componenti, giuridiche, etiche, di morali condivise, umane, ambientali, che, gradualmente nel tempo, si individuano come influenti, o addirittura essenziali, per la stessa conduzione dell’Impresa e per i suoi risultati.

 

E le forme sono molteplici: articolazione di Codici etici e comportamentali finalizzati, Bilancio sociale, Bilancio di sostenibilità, ecc. che esplicitano, anche quantitativamente l’operare dell’impresa, riguardo, oltre al rispetto delle normative vigenti, alle compo-nenti e dipendenze della stessa impresa dall’ambiente sociale e dal contesto in cui opera: si esplicita così una  “presa in carico” di tali relazioni da parte dell’impresa, che le assume come propria “Responsabilità Sociale d’Impresa”.

 

Il tema è molto ampio, e, naturalmente qui intendiamo analizzarlo prevalentemente, se non esclusivamente, nelle componenti a cui si rivolge Handimatica: a quelle cioè che si riferiscono ai Disabili come Stakeholder dell’impresa: da un lato in quanto suoi dipen-denti, dall’altro come possibili utenti/clienti dei suoi prodotti e servizi.

 

I disabili cioè in quanto “portatori di interesse” per l’Impresa:

ad essi, come ad ogni altro “portatore di interesse” sia esso azionista, o fornitore, o comunità ambientale, ecc. , l’Impresa rende conto, peraltro sempre in rapporto alla finalità primaria dell’impresa che è e resta la validità e profittabilità del suo operare.

 

Ringrazio gli ospiti che così generosamente hanno accolto il nostro invito a partecipare a questa iniziativa.

 

Ascolteremo, gli interventi di impostazione più generale del Prof. Melandri della Univ. di Bologna, del Dr. Daverio, Dirigente Generale del Welfare, a cui seguirà una breve focalizzazione sulla disabilità da parte del collega Gulminelli di ASPHI.

A questi segue poi una serie di testimonianze da parte di importanti Enti ed Imprese  ecc. ecc.