Emanuela Storani
Buongiorno a tutti, considerata l’ora sarò molto breve, concisa e spero chiara nel trattare l’argomento che mi è stato assegnato. Sono qui a rappresentare la Lega del Filo d'Oro, una associazione che si occupa di educazione, riabilitazione ed assistenza delle persone sordo - cieche con e senza minorazioni aggiuntive.
Nello specifico l'intervento che di cui parlerò, ha come tema principale l’ambiente e gli adattamenti che abbiamo realizzato all'interno del nostro Centro di Riabilitazione. Molti adeguamenti sono stati successivamente adottati e trasferiti nell’ambiente domestico dagli ospiti e dalle loro famiglie. Il percorso educativo e riabilitativo che solitamente si effettua con la persona pluriminorata, psicosensoriale, mira a sviluppare, incrementare, in alcuni casi ripristinare e mantenere, tutte le competenze necessarie per poter interagire quantitativamente e qualitativamente con l'ambiente che ci circonda.
Per tutti noi la qualità della vita dipende dal modo con cui riusciamo ad interagire con ciò che ci circonda. Naturalmente in questo processo rivestono un ruolo fondamentale anche gli ausili e le tecnologie, che per la nostra tipologia di utenza, devono essere necessariamente semplici, accessibili e facilmente fruibili. I problemi principali che hanno i nostri ospiti sono quelli che riguardano la comunicazione, l’accesso all’informazione e alla mobilità. Le difficoltà sono dovute ad una percezione distorta dell’ambiente che li circonda, per la compromissione molto spesso dei canali sensoriali principali, vista e udito, a cui si associano problemi motori e cognitivi. Per lo sviluppo dell’autonomia intervengono fattori funzionali, fattori psicologici e fattori ambientali. In tutti gli spazi abitativi sia interni sia esterni, abbiamo voluto creare un luogo che stimoli l’interesse e la creatività di ognuno degli occupanti nel suo interno, e dal momento che la nostra tipologia di utenza è molto eterogenea per età, per caratteristiche sensoriali, per livello cognitivo, abbiamo ambito a realizzare , un ambiente che dia ad ognuno di loro un’opportunità di esprimere e di crescere. Per i più piccoli abbiamo organizzato un angolo di vita e riabilitazione più individuale, dove il rapporto con l’educatore, con l’insegnante è privilegiato rispetto magari agli adulti che, hanno appreso già alcune competenze e sono in grado di lavorare e condividere con il gruppo spazi ed attività. Molta attenzione è stata posta alla riduzione per quanto possibile di tutte le barriere sensoriali. Una progettazione che ha curato ogni particolare, come la scelta di materiali ed elementi naturali, che potessero fornire un’ informazioni sensoriale chiara e semplice, non confondibile e piacevole.
L’immagine mostra un tavolo dove solitamente i ragazzi svolgono svolgono alcune attività educative e riabilitative; è un tavolo comune ma, composto da numerosi elementi che facilitano la persona pluriminorata, ma anche l’operatore. Per l’operatore avere un tavolo con al suo interno un contenitore, dove collocare e disporre a seconda delle necessità il materiale per i vari esercizi, si traduce in risparmio di tempo ed energie e maggiore sicurezza per gli ospiti, ricordiamo che per la particolari condizioni di salute (ad esempio epilessia) molti dei bimbi e ragazzi che frequentano il Centro di Riabilitazione devono essere vigilati costantemente. Gli interventi di ristrutturazione e cura dell’ambiente oltre alla riduzione delle le barriere sensoriali mirano anche alla limitazione delle barriere cognitive, perché i nostri ospiti hanno, oltre ai problemi sensoriali e percettivi, anche una difficoltà di elaborazione degli indizi sensoriali presenti nell'ambiente. In molti casi quindi, pur essendo un ambiente perfettamente adattato, essi non riescono ad usufruirne. Alcuni particolari:
in questo caso si vede un doppio corrimano, ci sono utenti di diverse età e diversi livelli di autonomia e di mobilità. Molto importanza rivestono i contrasti cromatici, quindi l'uso del colore deve esserci ma non deve essere eccessivo, non bisogna creare ridondanze cromatiche nell'ambiente, perché l’ambiente deve essere facilmente leggibile dalla persona sordo - cieca, pluriminorata psicosensoriale. E’ stata avviata una progettazione attenta al particolare:
un tavolo che permette di modificare la sua disposizione per facilitare chi ha un residuo visivo nella lettura di tutto ciò che ha ti fronte, ad esempio foto o cartellini pittografici per la comunicazione. Arredo con profili contrastanti per colore con tutto il resto del mobile, bordi arrotondati, maniglie ergonomiche, ecc. Tutta la progettazione ha rispettato criteri di sicurezza, di solidità, contrasti cromatici, praticità.
L'illuminazione non dovrebbe creare abbagliamento e zone d'ombra, deve la persona con residuo visivo nella percezione.
Per agevolare il riconoscimento dei i vari ambienti, tutti i cardini delle porte hanno un colore e una texture diversa;il colore giallo/arancione per tutte le aule, il colore verde per tutti gli ambienti di uso comune e dove solitamente si svolgono attività diverse, il colore blu per le camere, l'ambiente notte. Aggiungendo poi degli oggetti significati e rappresentativi di ogni specifico luogo sono stati potenziati i punti di riferimento
All’interno di ogni stanza, prima di intervenire anche per una piccola modifica è consigliabile pensare a quali percorsi motori la persona pluriminorata psicosensoriale deve effettuare e, soprattutto quante volte questa persona li esegue all'interno dello stesso ambiente. Compiere molte rotazioni, azioni motorie in eccesso, disorienta, stanca e talvolta fa perdere anche l'equilibrio che, nelle persone sordocieche, solitamente è sempre molto precario.Quando l’arredo presenta caratteristiche tali da associarle ai principali concetti, come quelli topologici, concetti spaziali, destra, sinistra, alto, basso, permettere alla persona pluriminorata psicosensoriale di essere autonomo nelle comuni operazioni di vita quotidiana ( lavare i piatti con un lavello con due vaschette si possono lavare a sinistra i piatti e risciacquarli a destra) Apparecchiare una tavola può essere semplice se le stoviglie presentano un contrasto cromatico con la tovaglia, l’ipovedente, può essere facilitato, nelle esecuzioni semplici.
I punti di riferimento nell'ambiente, sono stati utilizzati sia all’interno sia all’esterno. Il Centro di Riabilitazione si trova su una collinetta in prossimità di Osimo, sono quindi presenti diversi cambi di livello del piano di calpestio ed alcune scalinate, gli ospiti hanno bisogno di essere avvisati anticipatamente sulle condizioni dell’ambiente che li circonda. Ogni volta che si verificano incidenti o insorgono traumi la persona pluriminorata psicosensoriale subisce un blocco della sua autonomia e, per ripristinare condizioni di fiducia e disponibilità verso l’ambiente e le persone bisogna investire molto tempo.
Un esempio di indizio multisensoriale: una cascata lungo la scalinata che termina con una fontana, fornisce un indizio acustico, termico e visivo.
Gli ausili rivestono un ruolo primario nella vita delle persone sordocieche-pluriminorate. La prima cosa che dobbiamo garantire loro è la sicurezza, vivere in un ambiente sicuro ed amico.
Concludendo posso affermare che quando l'ambiente è gradevole, semplice, facilmente fruibile, anche chi ha grosse limitazioni può viverlo liberamente ed autonomamente.
Volevo fare solo un aggancio con gli interventi che sono stati esposti precedentemente, presso il Centro di Riabilitazione fino ad oggi, non sono state realizzate grosse progettazioni domotiche perché è difficile per la persona pluriminorata, poter gestire, anche semplicemente schiacciando un pulsante, se non si sa a che cosa serve questo pulsante ma, credo che la domotica sicuramente può aiutare moltissimo la famiglia o gli operatori. Grazie.